In merito all’audizione del Ministro Speranza sulle linee guida del suo dicastero e sul Pnrr, sono intervenuta per denunciare la totale assenza di attenzione per la salute mentale e il benessere psicologico sia nelle linee guida del ministro che nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le Nazioni Unite hanno raccomandato urgenti azioni per promuovere la salute mentale per fronteggiare lo stress provocato dalla pandemia, a fronte peraltro dell’importante aumento dei disturbi psicologici. In particolare, ci preme sottolineare il disagio conclamato già in età evolutiva, come riportano i dati pubblicati dal Gaslini di Genova che stimano l’aumento del 61% sotto i 6 anni dei disturbi comportamentali e d’ansia e addirittura del 71% sopra i 6 anni. Così come preoccupa l’allarme lanciato dal Bambin Gesù che registra l’aumento del 30% dei ricoveri di neuropsichiatria infantile di atti di autolesionismo e tentato suicidio.
A questo si aggiunge che sia tra i più giovani che tra la popolazione adulta aumentano le dipendenze da alcol, psicofarmaci, droghe e da internet, i disturbi d’ansia e la depressione. Dal ministro Speranza risposte vaghe e inconsistenti ai nostri interrogativi. Un po’ poco, del resto il ministero da lui presieduto non ha realizzato nessun servizio strutturato per fronteggiare questo tipo di emergenze, ma solo attivato un numero verde gestito da volontari e oggi non più attivo. Come Fdi ribadiamo che per far ripatire l’Italia sia necessario investire sul capitale umano, tutelare e promuovere il pieno benessere delle persone, sia fisico che psicologico. Sostenere i più giovani e le fasce a rischio, salvaguardare le generazioni future affinché posano contribuire alla crescita della nazione.