Siamo rimasti francamente indignati dalle parole del premier Draghi, che in conferenza stampa ha sottolineato il fatto che giovani psicologi si fanno vaccinare scavalcando le persone anziane. Va chiarito un punto che forse è sfuggito al Presidente del Consiglio: è stato il Governo da lui presieduto a decidere l’obbligatorietà vaccinale per le professioni sanitarie, a cui gli psicologi appartengono, e, al contrario, nessun psicologo ha chiesto di essere vaccinato in via preferenziale.
L’ultimo Decreto peraltro, estende l’obbligo a tutti gli iscritti agli Ordini sanitari di vaccinarsi, a prescindere dall’età degli operatori, pena la sospensione dall’attività e dello stipendio. Le dichiarazioni di Draghi colpiscono al cuore, perché la professione dello psicologo è una professione sanitaria e oltre a prestare servizio nel SSN vede migliaia di psicologhe e psicologi lavorare con persone fragili dove il rischio contagio per i pazienti e la categoria è sempre alto. Penso, ad esempio, a coloro che operano nella scuola, nelle Rsa, accanto a malati oncologici o persone con patologie croniche. Meritano rispetto le decine di migliaia di psicologi che in questi mesi si sono messe a servizio, spesso gratuitamente come nel caso del numero verde per il supporto psicologico attivato dal Governo grazie a psicologi volontari, e attualmente chiuso perché non é stato stanziato neanche un euro per farlo proseguire.
Pertanto, poiché immagino che il presidente Draghi difficilmente non possa aver letto un decreto da lui firmato, riteniamo che siano gravi le sue dichiarazioni e che purtroppo confermano la colpevole e continua confusione generata dal Governo sul tema vaccini, oltre all’assenza di consapevolezza dei drammatici danni psicologici che stanno subendo bambini e adulti non solo a causa della pandemia ma anche della sua mala gestione. E questo é anche più intollerabile di ogni scivolone mediatico.