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Firmato oggi l’accordo tra Ministero del Lavoro e Dipartimento per la trasformazione digitale.

“Un obiettivo epocale, che mette a sistema l’innovazione tecnologica con il futuro del welfare italiano. Con un investimento iniziale di 14,5 milioni di euro, il Fascicolo Sociale e Lavorativo del cittadino (FSL) mira a creare una piattaforma digitale che semplificherà l’accesso e la misurazione dei servizi socioassistenziali”, dichiara il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci. “Insieme ad altri strumenti già attivati dal Governo Meloni, il Fascicolo ha l’obiettivo di superare il mero assistenzialismo in direzione di una vera e proattiva inclusione sociale e lavorativa”.

“Cosa lo rende unico? – continua Bellucci – Innanzitutto, la semplificazione amministrativa che ne è all’origine, perché riduce la burocrazia per cittadini e Pubblica Amministrazione, rendendo dati e servizi più accessibili e trasparenti. Il FSL mira a creare, infatti, un fascicolo sociale nazionale caratterizzato da unità, globalità e interoperabilità, che permetterà la condivisione dei dati. Nello stesso tempo, si faciliterà la sostenibilità della spesa socioassistenziale, promuovendo un uso più efficiente delle risorse pubbliche”. Ad oggi, come riportato dal XI Rapporto di Itinerari previdenziali, si stima che nel 2022, il costo delle attività assistenziali ha superato i 157 miliardi di euro con una spesa, a carico della fiscalità generale, cresciuta del 126% nell’arco di un decennio.

“L’impatto del progetto è di assoluto rilievo – sottolinea – in quanto permetterà di riformulare su basi sostenibili le politiche socioassistenziali, garantendo un futuro più inclusivo e dinamico. Attraverso l’implementazione di una piattaforma di data analytics, che utilizza strumenti avanzati di decision-making e intelligenza artificiale, il progetto garantirà una programmazione efficiente delle misure nazionali e locali, restituendo dati fondamentali a tutti gli stakeholder”.

“Si tratta, dunque, di un tassello fondamentale nella transizione digitale della nostra Nazione, in linea con il PNRR. Con la collaborazione di enti locali, ministeri e operatori del Terzo Settore, il Fascicolo non solo migliorerà l’efficacia delle politiche sociali, ma promuoverà anche una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse destinate al welfare”, conclude.

“L’innovazione passa anche per la modernizzazione del welfare italiano,” dichiara il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Tecnologica, Alessio Butti. “Il Fascicolo Sociale e Lavorativo del cittadino è un progetto ambizioso che unisce trasformazione digitale e giustizia sociale, consentendo una gestione dei servizi socioassistenziali più trasparente e integrata. Questo strumento permetterà alle politiche di welfare di essere non solo più efficaci, ma anche più sostenibili nel lungo periodo. Attraverso l’uso di tecnologie avanzate e l’interoperabilità dei dati, stiamo ponendo le basi per un sistema che valorizza l’inclusione sociale e il benessere di tutti i cittadini”, conclude.