Ringrazio Unioncamere per aver realizzato il progetto “Futurae. Programma Imprese Migranti“, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e giunto alla sua seconda edizione.
Sostenere i cittadini migranti con azioni concrete, adeguati percorsi formativi nell’opportunità di fare impresa, concorre a realizzare una ‘buona’ integrazione e a scardinare l’immigrazione illegale, sostenuta da trafficanti senza scrupoli che sfruttano e traggono profitto dalla miseria dei più vulnerabili.
Il nostro Governo non è contro l’immigrazione, ma è contro l’immigrazione senza regole e senza diritti, che inquina il mondo del lavoro e annulla la dignità delle persone.
Il consolidamento e la crescita del numero delle ‘imprese migranti’ in Italia, che oggi sono 660mila, rappresentando l’11% del totale, con oltre un milione di addetti, è un fattore positivo di inclusione sociale e di crescita della Nazione, che può contribuire allo sviluppo di nuove imprese anche in connessione con l’Africa, in linea con il Piano Mattei varato dal presidente Meloni.
Fare impresa seguendo le regole contribuisce all’erogazione di servizi e genera valore condiviso, rafforzando i legami sociali e di cittadinanza, nel solco di quel modello che ci siamo impegnati a sostenere con una programmazione dei flussi per la prima volta triennale, un aumento delle quote con oltre 450 mila ingressi autorizzati tra il 2023 e il 2025, e l’introduzione di ingressi fuori quota per chi ha frequentato all’estero programmi di formazione professionale e civico-linguistica.